Nell’ultimo decennio le imprese si sono trovate ad operare in una realtà caratterizzata da: profonde rivoluzioni tecnologiche, da una crescente flessibilità e da mutamenti nelle professioni. Viviamo nell’era post-industriale, nella quale per le imprese si è affermata l’importanza delle competenze, delle conoscenze, delle capacità e dell’apprendimento continuo.
Le risorse umane occupano quindi un ruolo centrale nella gestione delle aziende moderne; sono un vero e proprio capitale per l’impresa, un lavoratore nell’arco della propria vita è in grado di crescere professionalmente e socialmente, migliorando il proprio modo di lavorare sia singolarmente sia in gruppo. Le organizzazioni si sono rese progressivamente conto di quanto siano importanti le competenze aziendali (core) e quelle delle persone che in esse lavorano, per raggiungere efficacemente gli obiettivi. Nella psicologia organizzativa americana tra gli anni Sessanta e Settanta nasce un vero e proprio “movimento delle competenze” capì che ciò che valuta una competenza va oltre il titolo di studio perciò è determinata soprattutto da ciò che una persona sa veramente fare. Polanyi (1944) ci ha evidenziato che c’è una conoscenza tacita che va fatta emergere, e Nonaka e Takeuchi (1995) ci hanno suggerito il processo che le fa emergere, descritto nella “Spirale della conoscenza”. Si rende dunque necessario porre una grande cura nella gestione del personale attraverso una valutazione dei lavoratori secondo quelle che sono le loro effettive capacità e non solo in base alla loro posizione occupata all’interno dell’organizzazione. La cultura aziendale rappresenta uno strumento di gestione del personale al fine di motivare le persone, e farle sentire parte dell’azienda.
In questo contesto, la performance aziendale viene valutata come l’effetto di vantaggi competitivi sempre più legati al know-how interno ed alle competenze acquisite e sviluppate nel tempo. Da qui nasce l’esigenza per un’azienda di misurare e valutare le performance attuali e future di ciascuna risorsa che ricopre uno specifico e predefinito ruolo, traducendo le competenze in comportamenti osservabili. Diversi sono gli orientamenti di gestione delle risorse umane, tra cui quello relazionale, temporale, strategico; molteplici sono gli strumenti usati per attivare questi processi tra quelli citati approfondiremo la formazione e i suoi metodi. La tecnologia è un valido ausilio che consente di archiviare elaborare e rendere disponibili informazioni utili affinché le aziende continuino ad apprende nel tempo ma soprattutto creare dei flussi e processi in grado di far apprende e migliorare la performance aziendale.
Tra gli strumenti per la gestione del capitale Intellettuale possiamo citare: KM, ERM, e-learnig.
Le imprese definite knowledge organization sono tenute a sviluppare e saper anche gestire al loro interno nuove conoscenze. L’approccio che applica il precedente modello (spirale della conoscenza) è detto Knowledge Management che oltre a gestire il processo d’interazione tra conoscenza tacita ed esplicita, trasforma una qualsiasi struttura organizzativa in una learning organizzation, che è il risultato della compartecipazione attiva delle sue parti, che combina know-how individuale e conoscenza diffusa a tutti i livelli organizzativi. Per cui si passa da un modello di relazione up e down ad un modello sinergico dove le relazioni s’intrecciano a vari livelli e vengono gestiste anche grazie al supporto delle due piattaforme tecnologiche: CRM, ERM
ERM (Employee Relationship Management) identifica un sistema che supporta la gestione delle relazioni con i collaboratori di una azienda: nasce dall'idea che una gestione più attenta delle relazioni con i collaboratori può portare a benefici aziendali.
Tra gli strumenti: Fac, news letters, gruppi sociali, blog, sms,forum, chat.
È chiaro che ogni strumento deve avere una strategia di comunicazione volta ad individuarne la necessità dell’utilizzo.
Infine abbiamo l’ e-learning che sostiene appunto la formazione continua, capace di essere fruita dai propri dipendenti ovunque ci sia un collegamento ad internet. Molto utile per le aziende che hanno diverse sedi o che vogliono ottimizzare le risorse economiche.
Il corso è strutturato una sola volta dal formatore (interno o esterno all’azienda) per cui il corso è unico ma può essere fruito da più dipendenti e contemporaneamente in posti diversi.
Il vantaggio per l’utente/dipendente è l’autonomia completa e il dislocamento da una sede fisica da raggiungere ed inoltre la possibilità di archiviare con più facilità le informazioni trasmesse per u ulteriore lettura.
Concludendo, un’azienda che guarda al futuro non può far a meno di prender in considerazione i benefici che derivano dall’uso di questi strumenti grazie ai quali si può “studiare”il contesto organizzativo e migliorarlo di conseguenza.
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