percezione, rumore cognitivo e interpretazione soggettiva

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    Il modo di vedere la realtà non è "obiettivo", dipende dalle nostre esperienze in base alle quali elaboriamo le realtà recepite dai sensi. Nel processo comunicativo interpersonale ciascuno percepisce se stesso e l'altro in modo soggettivo. Questi aspetti soggettivi consentono all'individuo di inserire le informazioni che riceve dal mondo esterno in un sistema di riferimento stabile che gli permette di adattarsi all'ambiente, ma, nello stesso tempo, contribuisce a rendere il processo comunicativo ancora più complesso e difficilmente controllabile. Ci sono, poi, dei fattori che possono influenzare la comunicazione creando difficoltà di vario genere. Tra questi elementi di disturbo (noice) nella comunicazione interpersonale si possono ricordare lo stereotipo e il pregiudizio.
    Lo stereotipo si può definire come quel meccanismo che ci fa interpretare la realtà non in base all'esperienza, ma in base al modello che un determinato gruppo si è costruito di quella realtà. Gli stereotipi non solo non ci permettono di cogliere la realtà come essa è, ma possono anche disturbare in modo consistente la comunicazione interpersonale.
    Il pregiudizio, invece, è un atteggiamento sfavorevole verso una persona o una categoria di persone che non si modifica neanche in presenza di informazioni contrarie. Il pregiudizio non permette di recepire in pieno le informazioni ricevute poiché esse vengono filtrate in modo da cogliere solo quelle che confermano la propria convinzione. Sia gli stereotipi che i pregiudizi disturbano la comunicazione interpersonale anche se hanno l'innegabile vantaggio di semplificare molto la realtà e di risparmiare energia e conflitti all'individuo.
    Altri fattori che influenzano la percezione di sé e dell'altro nella comunicazione sono:
    le caratteristiche individuali;
    -il modo di conoscere e strutturare mentalmente la realtà;
    gli stati emozionali che influenzano notevolmente la percezione che la persona ha di sé e dell'altro;
    -l'attribuzione di intenzioni che non corrispondono alla realtà giudicando il comportamento del partner comunicativo in senso negativo senza avere chiesto conferma della percezione soggettiva: spesso le intenzioni del partner non sono quelle che sembrano;
    -persuasione egocentrica in base alla quale si pensa che l'unico modo di vedere il mondo esterno sia il proprio;
    -effetto alone: quando si coglie un aspetto positivo o negativo si tende ad estenderlo a tutta la persona; così accade che, se abbiamo di una persona una impressione globalmente negativa, tendiamo a sottovalutarne i tratti positivi.

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